Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike torna in azione al TT Circuit Assen per il Round Pirelli di Olanda dove Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) ha parlato della recente due giorni di test MotoGP™ svolta al Circuito de Jerez – Angel Nieto sulla Yamaha M1. Per lui questa è stata la seconda esperienza sulla Yamaha MotoGP™ dopo quella della scorsa stagione sul bagnato al MotorLand Aragon.

Razgatlioglu nel 2021 ha vinto il titolo mondiale nel WorldSBK al termine di un gran duello con Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK). Il test ad Aragon è stato un riconoscimento per il suo trionfo iridato anche se è stato condizionato dalla pioggia mentre a Jerez ha potuto svolgere una due giorni intera di lavoro.

Il turco ha commentato il test e anche di come si stia adattando alla Yamaha M1: “Il test MotoGP™ mi ha permesso di vivere due giornate che mi sono goduto. L’anno scorso ho percorso solo 20 giri dato che il meteo non è stato bello e ha iniziato a piovere. Quest’anno sono stato molto fortunato. A Jerez ha fatto molto caldo e le temperature della pista si sono aggirate sui 48, 50 gradi. Di solito tutti i giovani piloti hanno un sogno, quello di guidare una MotoGP™. Ce l’ho fatta e sono molto contento”.

“È una moto completamente diversa dalla Superbike. Le gomme sono completamente diverse, così come anche lo stile di guida. La Superbike la guidi più in modalità stop-and-go mentre per la MotoGP™ devi conservare la velocità in curva. Ho provato ad adattarmi. La posizione in sella alla moto rappresenta una grossa differenza e mi sento molto bene”.

Razgatlioglu ha spiegato anche come dovrebbe cambiare il suo stile di guida in un ipotetico passaggio dalla Yamaha R1 alla Yamaha M1 date le loro diverse caratteristiche: “In frenata mi è piacuta ma il problema è stato che la prima moto non era facile da fermare. La Superbike e la MotoGP™ sono diverse ma la grossa differenza sta nello stile dato che quello della MotoGP™ è completamente diverso. Devi mantenere maggiormente la velocità in curva, provando a non fermarla come la Superbike. Il secondo giorno mi sono divertito di più, specialmente in frenata. Pero per me il problema è che non è facile dopo aver frenato entrare in curva poiché la posizione della sella è molto alta e all'anteriore non avverto il limite. Si tratta soltanto di un test, in futuro vedremo. Per me la cosa più importante è quest'anno. Proverò a vincere di nuovo”.

Al test era presente anche Andrea Dosoli, Yamaha Motor Europe Road Racing Manager, che ha detto la sua dal punto di vista di Yamaha. Dosoli ha dichiarato che per il test erano previsti due obiettivi, centrati sia da Razgatlioglu che da Yamaha e ha anche elogiato il lavoro svolto a Jerez da Razgatlioglu sulla M1.

“Dal mio punto di vista è stato un test molto positivo. Avevamo un paio di obiettivi in mente. Dal punto di vista del pilota scoprire la MotoGP™ dato che ha potuto girare a Jerez per due giorni con delle buone condizioni meteo. Yamaha probabilmente è la Casa che ha investito di più nei piloti. Abbiamo delle buone strutture nel WorldSBK e in MotoGP™. Volevamo vedere realmente quale fosse il livello dei piloti di maggior talento che recentemente hanno vinto il Campionato del Mondo per capire quanto tempo sia necessario per adattarsi alla MotoGP™. Sono contento del fatto che entrambi gli obiettivi siano stati raggiunti. È stato un test positivo. Toprak capisce ciò che una MotoGP™ richiede in termini di stile di guida. C’è una grossa differenza dalle derivate di serie; un diverso approccio alle curve e gomme diverse. Toprak lo ha capito e ha provato a modificare il suo stile di guida. Ha già raggiunto dei risultati in termini di feedback ma c’è altro lavoro da fare”.

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